fbpx
  • SPECCHIARSI

    specchiarsi

    Il francese Michel Houllebecq, pseudonimo di Michel Thomas è certamente uno dei migliori scrittori contemporanei viventi e forse l’intellettuale occidentale più importante, non ha costruito personaggi femminili memorabili, anche per via delle sue idee vagamente misogine e maschiliste. Nel teatro invece abbiamo almeno due grandi personaggi femminili abbastanza datati. Uno è la locandiera Mirandolina di Goldoni, personaggio molto moderno di imprenditrice rampante che mescola le sue abilità professionali con l’arte della seduzione. Un altro personaggio femminile importante è Nora di Casa di bambola di Ibsen, opera scritta ad Amalfi dal drammaturgo danese nel 1879. Nulla però, supera una donna quando tende a concentrarsi più su se stessa che sugli altri. Una donna siffatta in genere pensa che ogni singola situazione riguardi lei, mettendo in secondo piano gli altri. Sono donne che pur avendo occasionali relazioni con l’altro sesso, non riescono a concedersi la possibilità di un incontro importante o che allontanano nel tempo l’esperienza sessuale, anche dopo i trent’anni. Spesso sono graziose e curate, lavorano o studiano. Giustificano la mancanza di esperienze amorose raccontando di situazioni deludenti, spesso storie adolescenziali dove è mancato il tempo di conoscere l’altro. Questo tipo di donna si lamenta di non incontrare partners interessanti, sono tutti uguali. Gli uomini sembrano misteriosamente scomparsi. Sogna una storia romantica, un incontro folgorante e struggente con un lui seducente ed accogliente, un amore totale, perfetto, gratuito ed immediato. A questo ideale amoroso, si contrappone un atteggiamento di diffidenza e di ritiro dalle relazioni e soprattutto una profonda paura per il proprio desiderio o attrazione verso un uomo. La sessualità è vissuta come qualcosa che non le riguarda, che la sfiora appena. La diffidenza si esprime anche con l’atteggiamento del corpo, con una rigidità muscolare che sembra mantenere una corazza che nasconde l’emozione. Se un lui sconosciuto mostra un interesse verso la triste-solitaria, questa immediatamente attiva una barriera emotiva e spesso anche corporea, per arginare la propria eccitazione vissuta come pericolosa. L’emozione è anestetizzata con ogni mezzo, compresa la fuga o l’allontanamento dell’uomo. Un altro comportamento tipico della principessa-triste, è quello di svalutare gli uomini che la corteggiano, questi non sembrano mai abbastanza interessanti o attraenti. La svalutazione dell’uomo sembra collegata all’immagine che questa donna ha di sé stessa, ossia non reputandosi abbastanza principessa da poter interessare un vero uomo, considera ogni maschio che la corteggia come poco appetibile. La principessa-triste ed incompresa è prigioniera di una fitta ragnatela, apparentemente senza via di uscita, di cui è lei stessa la principale artefice e vittima. E’ proprio il comportamento di queste donne-tristi, piuttosto che le reali condizioni esterne, ad ostacolarle nella realizzazione del loro più grande desiderio consapevole. Al di là di questi tratti caratteriali o di questi comportamenti, è opportuno concentrarsi anche sui comportamenti che caratterizzano chi subisce il fascino di questa donna: è probabile che si abbia a che fare con una manipolatrice se in sua presenza ci si sente sulle spine, se fai di tutto per non contrariarla. Si potrebbe trattare di una narcisista che in genere è sempre pronta a mentire,non necessariamente sempre cosciente, a ingannare senza pietà, nella totale noncuranza di cosa potrebbe provare l’altro. Non ha progetti relazionali, ma piuttosto tende ad ammaliare con chiacchiere sapientemente dosate. Tende a vedere il male in molte situazioni, nel senso che avverte il rischio di una minaccia anche dove non dovrebbe esserci e per questo vive una vita in autentica. La narcisista inoltre mette in atto una serie di condizionamenti che paralizzano il partner, mettendolo in uno stato di incertezza e tenendolo in suo potere. È di fatto una tipa fascinosa e ammaliatrice, che conosce benissimo i punti deboli e i gusti della persona con cui ha a che fare per poterla conquistare alla velocità della luce. Tutte queste strategie sono giustificate dal fatto che teme di dare troppo potere al partner e quindi deve marcare dei limiti ben precisi entro cui possa sentirsi sicura. Quando si sente questo termine pensiamo subito al mito di Narciso che, ammaliato dalla sua immagine nello stagno, finisce per caderci dentro e morire annegato. In realtà il narcisismo va ben oltre una mera condizione di adulazione della propria immagine esteriore, anzi alle volte non ne è affatto l’aspetto principale, la cosa è molto più complessa. Il narcisismo è una condizione di disagio in cui non è integrata la capacità d’amare, in quanto non c’è oggetto d’amore altro da sé. Ma più che amore è preoccupazione costante per sé stesso, carica di ansia e angoscia per ciò che giudica importante, che sia la salute, che siano gli amici, che sia la sua casa, o il lavoro, ma tutto è in funzione di sé stesso, della paura di perdere le sue ferree certezze. La donna narcisista nasce in genere come meccanismo di difesa da certe ferite infantili di vario genere, soprattutto nel rapporto con la madre. Di fatto si tratta di persone molto fragili e insicure, paurose e timorose dietro la loro finta corazza da seduttrice. Una donna distaccata dalla propria interiorità proprio per questo: perché vedere queste ferite e fragilità allo specchio la farebbe sprofondare nell’angoscia della necessità di cambiare assolutamente prospettiva e rivoluzionare la propria vita. La donna con tale personalità è marchiata in maniera onnipotente e irrealistica al controllo e al potere, in nome del quale si dissocia dai propri sentimenti di fragilità e dai bisogni più profondi del proprio essere, vissuti spesso come minaccia per le proprie capacità di attenta e oculata gestione delle situazioni. Di fatto gioca a scacchi con la vita, ha ricacciato nel profondo di sé stessa la parte più autentica e viva, quella del sentimento e dell’affettività vera. Succhiano il buono che le viene offerto ma non ne metabolizzano il valore perché ciò implicherebbe scendere troppo nel profondo di sé stessa, cosa che la narcisista teme. Sa accattivare una gran quantità di partners perché è una abile seduttrice che conosce bene i gusti su cui far leva. Inoltre ama apparire tenebrosa e misteriosa e per questo tende a mantenere molto riserbo sulla sua vita privata, sia come difesa, sia perché spesso ha davvero molte cose da nascondere. La dura realtà è che tutto ciò che fa ha solo delle mire egoistiche, ossia serve a costruire l’immagine di sé che lei vuole vedere nello specchio e così inganna il partner che si fida delle sue parole e di quello che spesso vaneggia a chiacchiere. La principessa-triste narcisista non riesce ad innamorarsi, spesso si rifugia in sogni romantici, non prova eccitazione sessuale o desiderio erotico, anche la masturbazione può essere scarsa e poco soddisfacente. Le principesse-tristi che invece hanno raggiunto la costanza dell’oggetto, si innamorano, provano desiderio sessuale, ma quello che le allontana dalla realizzazione di una matura relazione sessuale, è la colpa edipica. È complicato starle vicino sul piano umano, perché è difficilissimo comprenderla ed entrarvi profondamente in contatto in quanto la narcisista incarna un falso sé grandioso e illusorio ed è lontana essa stessa dalla conoscenza della sua vera natura, così come dalla consapevolezza dei propri reali bisogni. La donna narcisista è una maga della colpevolizzazione: è sempre pronta a dire che la colpa è dell’altra persona, mai che la colpa è di entrambi o tutta sua. I meriti sì, quelli sono esclusivamente suoi. La donna narcisista ha costantemente bisogno di prede con cui nutrire la sua autostima e da abbandonare dopo che ha succhiato loro ogni energia. L’interesse per gli altri è solo strumentale e di come stiano o cosa vogliano non gli importa nulla: non se lo chiede neanche. E non dà niente o dà molto meno di quello che prende da partners e amanti. Chiaramente questa sua “natura”, con l’avvento del web e dei social networks, è stata favorita non poco. Adesso può disfarsi degli “amici” critici e scomodi con un solo click !!
    Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>