PierLuigi Morimanno nasce a Cosenza il 24 Agosto del 1966. E’ un artista unico nel suo genere. Riesce a trasformare una materia apparentemente fragile e fredda come il vetro in sculture ed oggetti dalle forme originali ed innovative in grado di suscitare emozioni. La sua arte si distacca dalla comune definizione di modellistica e design e la sua personale concezione della vita e dei suoi valori si riflette nelle sue opere. Dice di aver avuto sempre, fin da piccolo, una propensione verso il disegno e verso il lavoro manuale. Lo faceva estraniare dalle cose senza senso. La sua dimensione la trovava in quello che creava, scoprendo sempre una giusta direzione per i suoi pensieri. Con gli anni ha constatato che la libertà di pensiero e di espressione e la serenità le trovava nelle opere che costruiva e attraverso queste riusciva a comunicare i suoi stati d’animo. In passato ha lavorato presso una vetreria e ha cominciato a creare utilizzando il vetro, in particolare il vetro di scarto che veniva gettato via. Quello che gli interessava e interessa è suscitare emozioni in chi guarda le opere e in questo senso il vetro è particolarmente appropriato poiché il riflesso e la trasparenza che lo caratterizzano riescono a dar senso e a potenziare il messaggio e le emozioni che vuole esprimere. Questo materiale custodisce un valore al presente che è già passato. L’uomo ha un valore, il riflesso del vetro lo raddoppia e nello stesso tempo, la trasparenza, gli dà un senso. Attraverso le sue opere riesce a dare tutto se stesso, perché sono i suoi pensieri, le sue riflessioni sugli avvenimenti della vita e sono il suo tramite tra la realtà e il suo essere di troppo. Io non parlerei di “valore aggiunto” ma piuttosto di “valore funzionale”.” L’idea del motore magnetico è nata, come il resto delle cose che creo, dalla voglia di rendere funzionale e utile un’opera d’arte. Il contributo che ho cercato di dare è stato per la salvaguardia di ciò che mi circonda. Noi facciamo parte di questa natura che ci accoglie, e dobbiamo sforzarci di preservarla, contribuendo con i nostri talenti a rispettarla e ad averne cura”. Nella sua vita ha viaggiato molto, ma la dimensione e le cose che crea godono del territorio in cui si trovano ed in cui si riconosce. Le sue radici così affondate in questa regione, la Calabria, le porta sempre con se anche quando si trova lontano dalla sua terra. “ Non so, parlerei più di quali “valori” possono “farci” emergere, uno su tutti: amare il prossimo, inteso in senso ampio, a tutela delle generazioni future. Rischierò di sembrare retorico ma questo innescherebbe un meccanismo che si autoalimenterebbe, favorendo lo sviluppo umano ed anche quello economico. Avere la volontà di valorizzare le cose che già esistono, migliorandole ma rispettandole allo stesso tempo. Non pensiate sia un conservatore radicale, anzi. Tutelare l’ambiente, avere cura delle tradizioni, sempre con gli occhi proiettati al futuro, garantirebbe uno sviluppo sostenibile. E l’arte deve fare da tramite a questo messaggio di speranza. Se gli dovessero chiedere di rappresentare un’opera che racchiuda i concetti di innovazione e progresso quale soggetto sceglierebbe, Morimanno? “Un uomo che sorregge due mondi, il mondo interiore e quello esteriore e che cerca di sopportarne il peso, mantenendoli in equilibrio”.