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  • COME SI CHIAMAVA?

    Beaumont sur Mer nov 26 2016

    comsich

    Nel film “Sleeper” (Il Dormiglione) di Woody Allen, Miles Monroe, entrato in ospedale nel 1973 per un’ulcera, viene ibernato e scongelato due secoli dopo. Nel futuro le coppie si appartano in un’apposita macchina cilindrica, l’Orgasmatron, in grado di portare uomo e donna all’orgasmo in pochi secondi. Fino a duecento anni prima l’amore era spesso chiamato l’emozione suprema, una esperienza di picco. Al suo risveglio Miles scopre che, durante il suo lungo sonno, era scoppiata la guerra nucleare e il mondo era stato diviso in due blocchi, uno dei quali comandato dal “Grande Leader”. Miles si finge un robot e riesce a fuggire, poi si unisce ai ribelli e penetra in un laboratorio dove tentano di clonare il leader con ciò che resta di lui dopo un attentato. La seduzione del design anni sessanta dalle forme morbide e sinuose richiama certamente il tema dell’erotismo che, nei films, si manifesta anche attraverso il ruolo della nuova tecnologia.  In “Barbarella” la Excessive Machine è un complicato meccanismo di tortura che obbliga la vittima ad avere un orgasmo mortale: si tratta di una specie di  sarcofago-fisarmonica dentro il quale viene infilata la protagonista e che, suonato come una pianola meccanica, porta la donna fino al piacere fatale. Barbarella , però, riesce a neutralizzare la macchina mandandola in tilt. Siamo entrati nell’era dei social network, degli avatar e della scomparsa dei contatti umani nella vita reale? Anche il sesso, dunque, è destinato a diventare qualcosa di digitale e impalpabile. Il film “Her” di Spike Jonze nel 2014 regalò al cinema il primo orgasmo tra un essere umano e una voce robotica. Nel mondo odierno, di Internet e dei social media la rotta, su cui veleggiare per trovare l’amore può essere più difficile che mai. Il 1990 ha visto la nascita di una nuova tendenza: Speed dating. Ideato da un rabbino californiano per aiutare i single ebrei a fare nuove conoscenze e a sposarsi. Il trend era dettato dalla velocità della vita moderna dove le persone non hanno più il tempo di passare attraverso il codice del corteggiamento vecchia scuola. Lo Speed ​​dating fa ruotare gli interessati con appuntamenti molto brevi  tête-à-tête, che durano da tre a otto minuti. Dopo una rotazione completa l’organizzatore compila una lista di preferenze, e assicura che coloro che si piacciono a vicenda possono incontrarsi realmente e in maniera prolungata.  Secondo alcuni scienziati moderni, gli esseri umani genererebbero impressioni durevoli di un potenziale compagno-amante entro i primi tre secondi del rendez-vous. Il tradizionale modo di fare risulterebbe obsoleto.  Dunque, appuntamenti, telefonate, lettere e messaggi, sarebbero solo portatori di ansia non salutare. Al contrario, fin da oggi,  le persone possono aumentare le loro scelte amorose in modo esponenziale attraverso servizi di incontri online come OkCupid e Match.com. Nel post scriptum del 1984 per Il nome della rosa, il romanziere e filosofo italiano Umberto Eco ha scritto circa le difficoltà di dire “ti amo” in un’epoca in cui quelle parole erano state esaurite. Ad esempio, quando un amante moderno chiede “perché proprio io e non un-altro?” la partner, se onesta, non può che rispondere “perché sei uno di loro.”  In un mondo dove esistono le nostre conversazioni in centri di server cloud-based nel deserto finlandese, dove una generazione sta crescendo condizionata per condividere momenti privati ​​in spazi pubblici, forse anche noi censuriamo noi stessi; plasmiamo noi stessi come se da un momento all’altro qualcuno potrebbe sintonizzarsi. Una donna trentenne ha scritto che quando era lontana dal suo fidanzato in viaggio d’affari a Tokyo, e un terremoto scosso il suo albergo, ha mantenuto la webcam accesa mentre dormiva in modo che potesse vegliare su di lei e avvisarla in caso di pericolo.

    Gigino A Pellegrini & G el Tarik

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