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  • Attilio di Napoli

    Attilio di Napoli

    Attilio Di Napoli, deputato e avvocato, nacque a Melfi in Basilicata nel 1883. Fu il primo organizzatore e fondatore del movimento socialista nel meridione d’Italia. Leader della corrente intransigente del socialismo lucano, in contrapposizione a quella più riformista potentina, fu fondatore del giornale socialista “Il Lavoratore” . Fu sindaco di Melfi dal 1911 al 1914 e ministro del lavoro e del commercio del governo di Salerno. Alle elezioni del 1921 fu eletto deputato del Melfese, con l’avvento del Fascismo, nel 1924 ritornò fra il popolo e diventò per Melfi un simbolo della lotta socialista. Durante il fascismo fu oggetto di continue vessazioni e persecuzioni da parte delle camice nere che assalirono spesso la sua abitazione, costringendolo a frequenti allontanamenti da Melfi. Il 14 settembre 1926, mentre nel teatro melfitano venivano suonati la marcia reale e “Giovinezza” per festeggiare lo scampato pericolo di Mussolini dall’attentato dell’anarchico Lucetti, Di Napoli ed il genero, Mauro Salvatore, si rifiutarono di alzarsi, provocando la reazione dei fascisti presenti e riuscendo a stento a mettersi in salvo, protetti da agenti di polizia. Arrestato nel maggio del 1927 sulla base del semplice riferimento alla sua precedente attività politica, venne assegnato al confino per due anni, provvedimento poi commutato in “diffida” con ordinanza della Commissione  di Appello del 19 giugno 1927 che ne dispose la liberazione. Caduto il Fascismo, riprese l’attività politica. Personaggio di spicco del Partito Socialista, fu Ministro dell’Industria e Commercio nel secondo Governo Badoglio, non riuscendo però ad essere eletto alla Costituente nel 1946. Morì nel 1953. In sua memoria, è stata intitolata una via della città di Melfi.

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