Il fato credo abbia avuto un ruolo importante nell’indirizzare, due bellissime persone, sulla strada che porta sulla costa tirrenica calabrese. Al caso hanno dato una mano l’inebriante odore dei fiori, la bellezza del luogo, l’amore per questa terra e il fascino per questa antica regione che adottò dei, filosofi, artisti; li rispettò; li trattò come bene comune. Una terra, la Calabria, in cui gli Dei non si vergognavano di essere uomini ed i filosofi e gli artisti di essere Dei. La coppia, lei inglese, lui italiano, ha scelto Amantea come residenza elettiva. La palazzina, in via Indipendenza non ha nulla di sinistro. Costruita a fine settecento, l’edificio si sviluppa su tre piani. La struttura presenta, nei piani alti, una panoramica loggia con balaustra. A ridosso della strada principale su cui dà il palazzo, c’è un giardino, un tempo lussureggiante, adiacente ai coronamenti della cinta urbana.
Di questa dimora, con vista sul mare di Ulisse, la scultrice Camilla Thompson di Martino, ha fatto la sede di una mostra pittorica che vede in questi giorni le opere di tre artisti amanteani e uno bulgaro. Ad inaugurare questa splendida iniziativa Pedrito Bonavita.
Gigino A Pellegrini & G el tarik