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  • Rino Barillari

    Rino Barillari

    Saverio Barillari detto Rino  è nato a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, l’8 febbraio del 1945. All’età di 14 anni lascia il suo paese.  “Guardavo il cinegiornale ogni volta che si proiettava un film e sognavo di Roma, Milano cercando di incamerare tutto quello che vedevo. Io ed un mio amico un giorno decidemmo di partire per scoprire quel mondo lontano senza una meta  e con tanta voglia di lavorare. Ci fermammo a Roma. Una volta arrivato alla stazione Termini Roma mi sembrava immensa, un posto fantastico! Il mio amico si arrese quasi subito e tornò in Calabria mentre io cominciai a guadagnare qualche soldo lavorando con i fotografi, chiamati scattini, che facevano foto ai turisti a Fontana di Trevi. Il mio compito era quello di lasciare libero lo spazio al fotografo per l’inquadratura. Un giorno uno di questi fotografi non c’era e allora per sostituirlo mi hanno dato la macchina fotografica in mano”. Ritrovatosi per caso con una macchina fotografica, una Comet Bencini  riesce presto a raggiungere la notorietà,”rubando” istantanee che fanno il giro del mondo e ritraendo soggetti che incarnano in modo disincantato lo spirito dei tempi. Con pazienza, quasi certosina è infatti riuscito a far cadere sotto i suoi clic persino la principessa Margaret d’Inghilterra, sorpresa al Jackie’O di Roma col finanziere Mario D’Urso che, indignato, gli mollò nell’occasione due sberle. Vende i negativi delle foto scattate di giorno ad agenzie giornalistiche come Associated Press, UPI e ANSA. Imperterrito, perseverante, come si addice ad un calabrese verace, Rino Barillari, fotoreporter de “Il Messaggero”, ormai passato alla cronaca con l’appellativo di “Er king dei paparazzi”, prosegue per la sua strada in compagnia dell’amica più fedele: la macchina fotografica. E’ stato ricoverato  163 volte in ospedale. Gli hanno distrutto 78 macchine fotografiche. E’ stato accoltellato diverse volte e negli anni di piombo gli  hanno anche sparato. Le sue foto hanno fatto il giro del mondo. Non tutto, però,è sempre stato così facile. Alcune volte si è visto costretto a fare dietro front, dinanzi a feroci cani da guardia sguinzagliati in lussuose ville di attrici, oppure al cospetto di muscolosi «gorilla» al seguito degli artisti più in vista.Anni addietro, quando lavorava per l’Ansa, finì in ospedale con un orecchio bisognoso di quattro punti di sutura. Una rissa con Peter O’Toole in Via Veneto a Roma gli portò la notorietà. Era il 1963 l’attore gli spacca un orecchio e il padre del giovane Barillari sporse denuncia.  Successivamente, sempre a Roma si ritrovò protagonista di altri due “scontri” memorabili: uno con Brigitte Bardot e l’altro con Barbra Streisand. Ha fotografato molti personaggi dalla fine degli anni cinquanta ai giorni nostri. Liz Taylor, Ingrid Bergman, Jacqueline Kennedy, ava Gardner, Silvana pampanini, Sophiua Loren, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Marlon Brando, Anna Magnani, i Beatles, Robert De Niro, Al Pacino, Francis Ford Coppola. È stato nominato docente honoris causa in fotografia presso la Xi’an International  University nell’ottobre 2011.

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