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  • Antonio Mermolia

    Antonio Mermolia

    Lo chef  Antonio Mermolia nasce a Gioia Tauro, in Calabria, 30 anni fa. Oggi è considerato uno dei migliori chef di New York. L’amore per la sua famiglia, per la sua Calabria e per la sua Italia, tutto espresso nei piatti che propone ai clienti del ristorante in cui lavora a New York, per l’esattezza a Manhattan, un paio di traverse da Times Square. La cucina de “Il Punto”, nella Grande Mela, il suo mondo fino alle 2:00 di notte. Eppure, prima di approdare al mondo dell’arte culinaria, il 30enne Antonio, si occupava di tutt’altro. Giocatore professionista di basket, senza basi per avvicinarsi al mondo della ristorazione, un giorno decide di fare il cuoco e ci riesce bene. Il basket lo tiene lontano da casa per parecchi anni, ma quando torna, perché stanco di stare separato dalla famiglia e di vivere una vita troppo sacrificata, decide di continuare a giocare nella squadra locale di Gioia Tauro, così da poter coltivare tutte le sue passioni, che non sono poche. Muove i suoi primi passi nella cucina dell’hotel dei genitori, Marisa e Salvatore. All’inizio, non entra in cucina, ma si dedica al lavoro in sala. Studia per diventare sommelier e, quando può, legge libri di cucina. Quando, però, in punta di piedi, si avvicina ai fornelli per aiutare il papà, scopre un mondo, il suo mondo.La sera dopo il lavoro, torna a casa e analizza le tecniche di cucina che hanno fatto grandi i grandi della cucina. Prova e riprova queste tecniche nella cucina dell’hotel, il suo laboratorio, le associa alla cucina tradizionale, utilizza solo ed esclusivamente ingredienti di prima scelta, come la pasta di Gragnano, l’olio d’Aspromonte, ed il gioco è fatto, i piatti serviti ai clienti dell’hotel sono buoni e preparati con gli ingredienti migliori. Da quasi un anno si è trasferito in America. Antonio arriva a Manhattan per caso convinto di fare un’esperienza formativa, che lo arricchisse, di un mese al massimo, poi, invece, ci è rimasto. Il vecchio manager del ristorante “Il Punto” cerca uno chef capace di cambiarne l’immagine. Contatta Antonio, lo conosce all’opera nel suo ristorante e da lì al volo di sola andata per New York, il passo è breve. Antonio, comunque, non dimentica la sua terra, porta sul tavolo dei suoi clienti quella che lui definisce “la tradizione, con qualcosa di mio, ma con grande rispetto!”.Per lo chef Mermolia, la tradizione è qualcosa di sacro che non si può stravolgere e che oggi è tornata ad essere la forza e la più grande ricchezza della ristorazione e della cucina italiana. Rivoluzione in cucina, direbbe forse qualcuno se leggesse il menu de “Il Punto”, ma quella rivoluzione si chiama tradizione, con la “T” maiuscola. Certo la tradizione di Antonio è diversa dalla solita calabrese, perché contaminata dalla Campania, regione d’origine dei suoi nonni materni. Così, torna sui tavoli l’antica ricetta amalfitana delle melanzane al cioccolato, che lui serve alla sua maniera, oppure la stroncatura di alici, un tipo di pasta tipico della zona di Gioia Tauro.Tutto questo secondo Antonio non va stravolto perché bisogna rispettare la storia della cucina per poter un giorno scriverla. “Quello che noi oggi chiamiamo tradizione un tempo era attualità e quello che oggi per noi è attuale un giorno sarà tradizione, per questo bisogna avere rispetto per tutto, specie qui a New York dove è facile perdersi”.

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